Il ciclo di kolb e l'apprendimento esperienziale

Vogliamo proporre un modello di apprendimento che nasce nell’alveo della formazione esperienziale: il Ciclo di Kolb. Secondo questo autore, e anche secondo noi, il coinvolgimento corporeo ed emotivo facilita il processo di apprendimento. Nella nostra società siamo invece abituati a pianificare, a rimuginare, a usare la funzione di pensiero come unico strumento di verifica di ciò che abbiamo imparato.  Il Ciclo di Kolb prevede quattro fasi circolari, ognuna delle quali può essere collegata a un diverso aspetto dell’esperienza formativa. Di seguito riportiamo un’immagine che riassume queste fasi e le funzioni ad esse associate.

 

Ciclo di Kolb mio

 

  • Esperienza concreta. Si riferisce al coinvolgimento della persona, al mettersi in gioco facendo qualcosa, piuttosto che pianificando. È la fase del sentire, poiché si sperimenta attraverso il corpo, attraverso il rapporto con gli altri e con la partecipazione emotiva.
  • Osservazione riflessiva. È la fase dell’osservare, sia all’esterno che internamente. Osservare è una funzione che attiva processi di ascolto, di cosa si accende in me quando entro in contatto con un certo stimolo, o con un certo tipo di esperienza.
  • Concettualizzazione astratta. Questo è il momento della concettualizzazione, intesa come attività cognitiva volta a pensare regole, a trovare analogie, a conferire un significato all’esperienza. Ci permette di integrare cosa sentiamo e come pensiamo.
  • Sperimentazione attiva. È uno degli obiettivi principali, ossia la capacità di trovare soluzioni in nuove esperienze usando ciò che si è appreso. È lo step del fare, inteso come una funzione esterna al contesto di apprendimento.

La ricchezza del Ciclo di Kolb è nell’idea di un’esperienza di apprendimento intera. Una persona mette in atto un comportamento, fa un’azione implicandosi dal punto di vista corporeo ed emotivo. Successivamente riflette sulla propria esperienza, in che modo abbia influenzato l’ambiente esterno, che cosa si è attivato internamente. Infine, sperimenta i due aspetti pragmatici dell’apprendimento: trova delle analogie, delle regole generali rispetto un certo tipo di esperienza e applica questa consapevolezza per avere maggiore gratificazione in situazioni nuove.

Il Ciclo di Kolb non prevede questa rigida sequenzialità, poiché teorizza che si possa iniziare il processo di apprendimento da ognuna delle quattro fasi discusse. Tuttavia, per sopperire all’eccessiva razionalizzazione dei nostri tempi, riteniamo che sia più utile iniziare facendo, piuttosto che pensando, per rinnovarsi nel processo di apprendimento, per avere un’esperienza più ricca e fertile su cui riflettere e da cui poter imparare a fare scelte consapevoli nel futuro.


Fonti

Smith, M.K. (2009), L'apprendimento esperienziale di David A. Kolb: caratteristiche, problematiche e sviluppi.

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